”Filastrocca lunga”, di Claudia Radi.
Un giorno arrivarono dei tecnici in città
e consegnarono le macchine della verità.
Un giorno arrivarono dei tecnici in città,
che consegnarono macchine piene di parole necessarie
per divulgare spiegazioni in gran quantità.
Nessuno ebbe più dubbi e incertezze:
finalmente per tutti era arrivata la possibilità di conoscere la verità!
Arrivata in tutta fretta,
con grande magnanimità,
la macchina dispensò parole in gran quantità,
per dare chiarimenti e delucidazioni a tutta la comunità!
Sui muri e nelle case, dentro le chiese,
nei parchi cittadini: volevate delle spiegazioni?
Eccole qua!
Questa è la verità!!
Per fortuna un tipo molto pensoso,
smisuratamente generoso,
decise di prodigarsi per riassumere le linee guida della verità,
quando si spense l’entusiasmo per la novità.
Molti, infatti, cominciarono a notare che fosse di una noia mortale
solo leggere e accettare,
senza poter sperimentare,
quello che dovevano capire,
e allora preferirono iniziare a cantare e ballare!
Ma con i riassunti sulla verità
un nuovo impulso alla curiosità
e anche coloro che cantavano
un occhio al riassunto lo ‘’buttavano’’…
Tutti gli altri ripresero a leggere e raccontare,
sollevati dall’aumentata semplicità,
che in un batter d’occhio li portò alle soglie della stupidità:
nella foga di leggere e raccontare smisero di ragionare!
E fu così che con il passare del tempo non si trovarono più le parole necessarie
per descrivere le novità che accadevano in città,
rendendo impossibile l’aggiornamento della verità!
Senza l’aggiornamento della verità,
povera città,
povera comunità!
Con quelle poche parole rimaste,
nessun ragionamento si poté più articolare
per poter spiegare e chiarire,
a tutta la comunità,
le nuove cose che accadevano in città!
Allora per il bene di tutti,
alcuni presero la decisione di sintetizzare
quello che la gente in qualche modo doveva sapere,
passando poco dopo allo slogan per accelerare,
e lasciando alla fine solo l’immagine per comunicare,
con il risultato che ben presto nessuno si ricordò neanche più
del motivo di questa necessità,
di conoscere la verità!