(di Claudia Radi)
E allora chiamerai,
strillerai,
imprecherai,
per quello sguardo che non hai incrociato,
per quella mano che non ha sollevato,
per la solidarietà rifiutata
dagli indifferenti…
dagli ‘’assenti’’.
E allora capirai,
il peso costante da portare
per essere nata solidale,
per non saper rifiutare
il fardello del dolore condiviso,
per non essere in grado di ignorare
chi chiede aiuto
e da solo non ce la può fare.
E allora saprai,
quello che nessuno ti può insegnare,
che esiste veramente il male
reale,
spietato,
gelido come l’inverno polare,
nel quale sarai brava
a non lasciarti trascinare.
E allora conoscerai,
e solo con la tua forza interiore
potrai superarlo,
lo shock,
di quella nuova consapevolezza
che appare davanti al tuo cuore testardo,
ultimo caparbio baluardo
di un mondo umano che sta scomparendo.