(di Claudia Radi)
Se fossi cemento
unirei tra loro le pietre scagliate
per costruire case,
e non colerei
sui corpi esanimi
di innocenti uccisi.
Se fossi cemento
salderei tra lore le idee
per formare un pensiero,
e poi un altro
e un altro ancora.
Se fossi cemento
non franerei alla prima inondazione,
non crollerei al primo terremoto,
non sprofonderei al primo peso
da sostenere.
Se fossi cemento
non farei parte di un muro
che divide,
ma di una piattaforma che unisce.
Se fossi cemento
rimarrei nel mio sacco
se volessero usarmi senza criterio
per coprire prati verdi sotto il cielo.
Se fossi cemento
mi tingerei di rosa
e coprirei la buca scavata dalla lotta armata,
con dentro tutti gli strumenti di guerra
le persone crudeli, i pensieri vuoti
e l’ipocrisia che l’ha generata.