tratto da ‘Sulla Poesia’ di Claudia Radi, Capitolo IV ‘L’aspetto poetico ‘, Paragrafo I ‘La poesia’ (come espressione dell’essere..); tutti i diritti riservati.
Ho aspettato che il tempo passasse
per salirci sopra prima che se ne andasse…
nell’attesa il mio tempo si è fermato
e l’altro non è più passato.
Come sarebbe stato se fossi salita
nel tempo che aveva stabilito la mia vita,
prima che mi incaponissi di capire il suo senso pienamente
e non lasciarla scivolare via inconsapevolmente.
Forse dall’altra parte hanno pensato,
che l’altro non mi sarebbe bastato
per tutte le cose previste da fare
che con il mio di tempo, nulla avevano a che fare.
E allora questa concezione del ‘’consumo’’
non si addice al tempo che è di ognuno:
lo sbaglio è inevitabile quando pretendi un ritmo cadenzato
di quello che invece deve fluire da sé
e non può essere ‘’cronometrato’’!
L’effimera concezione marcisce sotto lo sguardo attento
al passaggio,
di colui, colei, che nel frattempo vivono…
consapevolmente il proprio tempo e con coraggio!
(Autrice Claudia Radi. Tutti i diritti riservati.)