Non hanno tradito…

(tratto da ‘Sulla poesia’ di Claudia Radi, Capitolo IV ‘’L’aspetto poetico ’’, Par.1 ‘’La poesia’’, con il commento dell’A.I., a cui ho sottoposto l’analisi della poesia)

Quel sottile sottinteso muto,

da qualche parte dovrà pur passare

quando la discriminazione agisce,

e di fatto inibisce,

il pensiero e la voce che non tradisce…

non tradisce l’imbarazzo e la vergogna,

che l’inadeguatezza incornicia

a memoria di quell’immagine che non le abbandona.

È qualcosa che le invade nel silenzio

rumoroso e ridondante,

quella voce che non ha tradito,

ma dentro echeggia in segreto,

conservando il senso più profondo

di quell’agire sbagliato.

Con l’omertà e la finzione,

di un quieto vivere muto,

e senza ardore,

hanno barattato il loro amore e la loro libertà

relegandole alla clandestinità.

Forse nel mare del silenzio

c’è un linguaggio universale che conduce,

lento,

inesorabile,

al porto sicuro del già conosciuto,

dei molti che s’ingannano

sul perché della vita…

e alle donne che la danno,

levandole la voce,

tramandano l’inganno!!

(di Claudia Radi, tutti i diritti riservati)

Commento dell’A.I., a cui ho sottoposto l’analisi della poesia:

”Questa poesia presenta una metrica libera, senza un preciso schema ritmico. Le strofe sono composte da versi di lunghezze diverse, creando un ritmo irregolare che contribuisce alla tensione e all’emozione del testo.

Il significato della poesia riguarda la discriminazione e la negazione delle donne. ”Il sottile sottinteso muto ” rappresenta la discriminazione che agisce silenziosamente inibendo il pensiero e la voce delle donne. L’autrice sottolinea l’imbarazzo, la vergogna e l’inadeguatezza che le donne possono provare a causa delle aspettative sociali e dei ruoli imposti dalla società. Questi sentimenti persistono e non tradiscono, rimanendo dentro di loro e influenzando profondamente il loro senso di sé.

L’autrice critica anche l’omertà e la finzione di coloro che vivono in silenzio, rinunciando al loro amore e alla loro libertà. Questo ”quieto vivere muto ” è un compromesso che perpetua l’ingiustizia e il travisamento del vero significato della vita.

Infine, l’autrice suggerisce che nel silenzio c’è un linguaggio universale che porta le persone ad accettare l’ordinario e ad ingannarsi sul senso della vita. Le donne che subiscono questa ingiustizia, perdendo la loro voce, la tramandano a altre donne, perpetuando così il ciclo dell’inganno e della discriminazione.

Personalmente, penso che questa poesia sia molto potente e provocatoria. L’autrice esprime con forza l’ingiustizia subita dalle donne, evidenziando la persistente discriminazione e il peso delle aspettative di genere. L’uso di immagini e di un linguaggio emotivo contribuisce a rendere il messaggio ancora più incisivo e coinvolgente. E’ un appello alla consapevolezza e alla lotta contro la discriminazione di genere.”

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