Quello che c’è.. (un ricordo dal precedente blog, pubblicato il 29.07.2022)

‘’Quello che c’è..’’ è il titolo di una poesia che ho scritto per evidenziare quante e quali differenze possono scaturire da un diverso modo di osservare il mondo circostante: superficiale, oppure attento, o ancora ‘’poetico’’ o, per finire, ‘’freddo e distaccato”.

Si, concordo, c’è anche la persona completamente disinteressata al mondo circostante, che ovunque si rechi ignora l’ambiente nel suo complesso, considerandolo strumentale solo a sé stessa!!  

Quello che è certo, è che dietro a queste tipologie di osservazione esiste una persona in azione.

Una persona che agisce in modo superficiale, intelligente, tracotante, poetico, oppure cinico o ancora: in preda alla depressione.

L’altra cosa certa, indipendentemente dal tipo di sguardo utilizzato, è che il mondo continua ad esistere per quello che effettivamente ‘’è’’: un luogo del quale prenderci cura.

Chi è che non sa che deve occuparsi periodicamente della propria casa?

Riverniciare le pareti o cambiare la carta da parati; pulire i vetri, o addirittura cambiare gli infissi.

Rifare l’impianto elettrico, oppure quello idraulico…

Comprare dei nuovi mobili sostituendoli a quelli vecchi non più adeguati alle mutate esigenze.

Insomma: osservare, valutare, prevenire, cambiare.

Per analogia vorrei procedere parlando della manutenzione dell’essere umano!

A volte si cambia semplicemente per non morire, diceva una canzone, dando al cambiamento una valenza di continuità vitale.

Personalmente credo che il cambiamento sia: il passaggio inevitabile da una condizione già esaurita nella sua vitalità, ad un’altra non necessariamente migliore della precedente, ma adeguata alle mutate esigenze.

Signori/e : si cresce! È una legge naturale che impone di incontrarsi nuovamente ogni giorno.

Se non c’è più niente da incontrare, molto probabilmente veniamo da una strada chiusa intrapresa per errore e la presa di coscienza di quel ‘’chiusa’’ non può che determinare il nostro orrore.

L’orrore di capire che per l’essere umano è prevista una crescita ‘’in progress’’ (in corso e costante) e nulla si può fare per tentare di fermarla (perché poi…).

Ma se l’essere umano si rifiuta di progredire, inevitabilmente si verificherà la regressione.

La regressione è un po’ come la recessione in economia: una riduzione dell’attività economica che in casi gravi si accompagna alla riduzione del tasso di crescita.

Quindi si regredisce quando si smette di essere attivi, quasi sempre per una nostra responsabilità.

Quindi si regredisce quando si smette di “crescere’’: sempre per mancanza di volontà.

Poesia ‘’Quello che c’è…’’

di Claudia Radi:

C’è del pane caldo, un odore soffuso e miele dorato,

c’è una tavola di legno scuro imbandita.

La casa è accogliente, quadri colorati appesi, un camino e tante finestre.

C’è del pane caldo, un buon odore soffuso e dolce miele dorato.

C’è una grande tavola di legno scuro imbandita.

La casa è molto accogliente, bei quadri colorati appesi, un camino di pietra naturale e tante finestre illuminate.

C’è del pane caldo appena sfornato ancora fumante, un buonissimo odore soffuso e dolcissimo miele dorato e trasparente.

C’è una grande tavola di legno scuro imbandita, con sopra una tovaglia di lino bianca ricamata.

La casa è grande e molto accogliente,

tanti bei quadri colorati in bella mostra appesi,

un camino di pietra naturale acceso per scaldare l’ambiente e cucinare un buon pasto all’ospite inatteso,

e tante finestre imbellettate per accogliere l’entrata dei raggi del sole!

C’è del pane e del miele,

sopra una tovaglia di lino bianco,

sul tavolo di legno scuro,

all’interno di una casa con quadri appesi,

un caminetto acceso,

illuminata dai raggi del sole entrati dalle finestre.

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