Tratto da: ”L’origine dell’uomo” di Darwin, traduzione italiana di M. Lessona, Torino, UTET, 1882.

”L’uomo va scusato di sentire un certo orgoglio per essersi elevato, sebbene non per propria spinta, all’apice della scala organica; ed il fatto di essere in tal modo salito, invece di esservi stato collocato in origine, può dargli speranza per un destino più elevato in un lontano avvenire. Ma non si tratta qui né di speranze né di timori, ma solo del vero, fin dove la nostra ragione ci permette di scoprirlo. Ho fatto del mio meglio per addurre prove; e dobbiamo riconoscere, per quanto mi sembra, che l’uomo, con tutte le sue nobili prerogative, colla simpatia che sente per gli esseri più degradati, colla benevolenza che estende non solo agli altri uomini, ma anche verso le più umili creature viventi, col suo intelletto quasi divino, – che ha penetrato nei movimenti e nella costituzione del sistema solare- con tutte queste altre forze- l’uomo conserva ancora nella sua corporale impalcatura lo stampo indelebile della sua bassa origine”.

Facebook
WhatsApp
Telegram
Twitter
LinkedIn

Ultimi Articoli