Il processo a Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin

Filippo Turetta, l’assassino della studentessa Giulia Cecchettin, ha rilasciato le sue deposizioni nel corso del processo che lo vede imputato per l’omicidio della ragazza.

Credo che la maggior parte degli italiani, attraverso il telegiornale o altre trasmissioni giornalistiche, abbiano ascoltato le parole di questo ragazzo di 23 anni in lacrime, seduto davanti al giudice, al PM, all’avvocato della difesa, a suo padre e sua nonna (la madre non era presente in aula), e il padre della ragazza brutalmente uccisa, Gino Cecchettin.

Con la premessa che l’assassinio è accaduto tempo fa e tante cose sono state già dette e in questi giorni stiamo assistendo al processo contro Filippo Turetta, l’assassino, e ascoltiamo le sue deposizioni, il mio articolo è mirato a mettere in evidenza la pericolosità di questi ragazzi e la vulnerabilità (NON LA RESPONSABILITA’) delle brave ragazze.

Ritengo, infatti, che le ragazze debbano essere maggiormente responsabilizzate per poter fronteggiare situazioni di questo tipo dalle quali, a parer mio, dovrebbero immediatamente allontanarsi e la società, in generale, dovrebbe smetterla di alimentare la misoginia del mondo maschile che sta trasformando questi ragazzi in mostri.

Il terribile fatto di cronaca di cui parlo è, ormai, conosciuto quasi da tutti e si riconduce all’ennesimo femminicidio.

Definirlo più raccapricciante degli altri non sarà tanto per l’efferatezza con la quale è stato compiuto, quanto per le caratteristiche delle parti coinvolte.

Un ragazzo di appena 23 anni, studente universitario anche lui, anche lui considerato un bravo ragazzo, fidanzato per poco più di un anno con la povera Giulia Cecchettin, 20 anni, cha da circa un anno aveva perso la mamma.

Brava com’era, Giulia stava per discutere la tesi di Laurea coronando in tempi brevi il suo primo importante traguardo che le avrebbe consentito di spiccare il volo verso le altre mete che era impaziente di perseguire.

Quindi ritengo che sia stata l’esplosione di questa rabbia brutale da parte di un giovane studente considerato un bravo ragazzo, nei confronti di questa giovane ragazza brillante, intelligente e propositiva, sotto lo sguardo attonito di tutte le persone che li conoscevano a far rabbrividire tutti.

Personalmente ho ascoltato con molta attenzione le parole del giovane Turetta pronunciate durante il processo e rese pubbliche dalla trasmissione RAI “Ore 14,00”, anche quelle bagnate dalle sue lacrime, e in ognuna di loro non ho trovato tracce di dolore per la morte di Giulia, di pentimento per quello che le ha fatto, ma solo la sua frustrazione e quell’antica e attuale sofferenza per non essere riuscito dove invece Giulia stava riuscendo prima che l’uccidesse.

Che la ragazza soffrisse per il suo comportamento ossessivo al punto tale da aver dovuto interrompere quel fidanzamento asfissiante, è un elemento e una responsabilità che Filippo Turetta non ha mai preso in considerazione proprio perché questo ragazzo, nel suo delirio paranoide, è incapace di amare.

Quello che mi domando è come sia possibile che Giulia abbia sottovalutato il problema che, da quanto sta emergendo, era concreto e preoccupante.

Poi ripenso a me quando avevo la sua stessa età e mi ricordo di come ci si senta paralizzate davanti a questi cobra che ti sibilano nella mente fissandoti.

Se non fosse stata così giovane, avrebbe capito prima con chi avesse a che fare e forse si sarebbe potuta salvare.

Avrebbe potuto scappare via prima di quando lo ha fatto uscendo da quell’auto in quel parcheggio isolato dove non ha avuto scampo da quella furia omicida che l’ha presa per i capelli e sbattuta a terra per poi accoltellarla a morte.

Dopo tutto questo, le uniche lacrime che l’assassino è riuscito a versare in tribunale sono state per sé stesso e il suo dolore, perché lui “poverino”, “soffriva tanto” e voleva solo che lei gli restasse accanto costantemente assoggettata al suo controllo ossessivo, tenendo il suo stesso passo trascinato e lento, lo stesso che improvvisamente è riuscito ad accelerare solo per raggiungerla alle spalle e fermarla definitivamente uccidendola con 75 pugnalate.

Claudia Radi (.blog)

___________________

Claudia Radi, autrice, i suoi libri sono disponibili su Amazon:

  • ” Sulla poesia: il frutto di un’esperienza psicoterapica di autenticazione” volume primo, pubblicato nel mese di ottobre 2023, link Amazon per l’acquisto: https://amzn.eu/d/53cUhYj
  • ‘’Poesie di una donna del XXI secolo, con l’analisi e il commento dell’Intelligenza Artificiale” pubblicato il 19 dicembre del 2023, link Amazon per l’acquisto: https://amzn.eu/d/2bETRc4 
  • “Ecopoesie, la terra in guerra”, pubblicato il 22 luglio 2024, link Amazon per l’acquisto: https://amzn.eu/d/0cq8i7xsdisponibile per essere acquistato anche dalle librerie.
Facebook
WhatsApp
Telegram
Twitter
LinkedIn

Ultimi Articoli