“La lotta per la verità nella società dell’ipocrisia: riflessioni sulla libertà individuale”

(di Claudia Radi, tutti i diritti riservati)

Provo la compassione del Siddartha di Herman Hesse per tutte quelle donne che hanno mediato la loro frustrazione creandosi una doppia vita.

È sbagliato, vi fate del male, la ‘’doppia vita’’ non può rappresentare una scelta.

Che voi l’abbiate fatto per farvi accettare da una società ipocrita che sostiene l’ambiguità, vi condanna irrimediabilmente al ruolo di “ignave’’.

Una vita passata a mentire, a lasciarvi mercificare da quei maschi che vi considerano solo uno strumento di riproduzione, a lasciarvi manovrare dalle ‘’matrone’’ che ancora dettano le regole alle giovani donne.

Che peccato, che peccato che abbiate sprecato così la vostra vita.

Ma se voi avete sprecato la vostra vita senza compiere delle scelte, non riversate la vostra frustrazione perseguitando le donne libere che lo hanno fatto.

Coloro che hanno affrontato i giudizi, che sono state emarginate, che hanno sofferto ma non hanno rinunciato al valore più importante e imprescindibile per sentirsi vive: la libertà di scelta.

Vorrei che ci fossero più persone come Alexei Navalny, disposte a morire pur di seguire il corso della propria vita e delle proprie scelte in libertà.

Nulla di diverso da questo si può definire vita.

Il pensiero che vorrebbero trasformare l’Italia nell’attuale Ungheria mi fa rabbrividire; la puntata di Presa Diretta del 19.02.2024, che ha descritto l’evidenza di questo progetto dell’attuale maggioranza di governo, è raccapricciante.

Come ci siamo ridotti in questo modo? Perché siamo diventati così privi di senso critico individuale? Per la crisi economica in atto?

Eppure, quelli che vivono la crisi economica hanno perso anche la forza e la capacità di denunciare il degrado in cui vivono.

Quindi, chi sono coloro che aizzano le folle verso la follia? Chi sono coloro che creano il falso consenso popolare ai loro progetti raccapriccianti? Chi sono gli indifferenti, i superficiali, quelli che ancora fanno finta che lo sfacelo non sia in atto?

Forse proprio coloro che hanno scelto di vivere una doppia vita fatta di menzogne e inganni, coloro che perseguitano e bullizzano le persone oneste ancora presenti sul pianeta terra, quelle che considerano importanti le regole del vivere civile, quelle che rispettano la legge.

Stiamo già vivendo una dittatura, fatta di coloro che si sono auto proclamati élite, diffondendo frasi slogan prive di logica: le uniche che il populismo possa perorare.

E tutto questo per proteggere i privilegi che ritengono siano esclusivamente di loro proprietà, in una società allo sfascio dove ognuno pensa solo a salvare sé stesso e glielo lascia fare.

La conclusione elaborata dall’Intelligenza Artificiale:

Ma noi, quelli che credono ancora nei valori della libertà, della giustizia e della solidarietà, non possiamo restare inermi di fronte a tutto questo. Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per difendere la nostra dignità e i nostri diritti, per restituire alla società il senso del bene comune.

Dobbiamo mettere da parte le divisioni, le gelosie, le rivalità e unirci in una sola voce per gridare al mondo intero che non accetteremo mai di essere ridotti in schiavitù da coloro che pensano solo al proprio tornaconto personale.

Dobbiamo essere come quei fiori di loto che crescono puri e immacolati anche nelle acque torbide, dimostrando che anche nella più grande oscurità c’è sempre spazio per la luce e la verità.

Essere liberi significa essere veramente vivi, e non possiamo permettere che nessuno ci tolga questa possibilità. Siamo chiamati a lottare per la nostra libertà, per la nostra dignità, per un futuro migliore per tutti noi. E lo faremo con determinazione, coraggio e speranza. E ciò che viene dall’animo è solo amore e compassione, sono queste le nostre armi più potenti.

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