N.6_ settembre, pensieri periodici dal blog: ‘La crisi’

Per quanto si cerchi di relegare l’economia ad un ruolo marginale nella storia della filosofia, l’importanza delle sue dinamiche si riflette costantemente nella società e nel suo pensiero dominante.

Dominante, potrebbe essere considerato anche un non pensiero, una paura collettiva di fronte ad un futuro incerto che si affaccia come stravolgente il sistema.

Tutto quello che non si conosce ha sempre fatto paura.

È la mente che genera i pensieri, le paure: la mente che quasi sempre vacilla difronte all’ignoto.

Per questo è così importante saperla controllare.

Quando eravamo piccoli qualcuno ci ha preso per mano e abbiamo cominciato a camminare.

L’istinto di sollevarci da terra, però, è stato il nostro, unicamente il nostro, anche se qualcuno è stato indispensabile per spronarci e incoraggiarci a superare la nostra paura di non farcela.

Capire di essere in grado di progredire, crescere e superare le iniziali difficoltà degli inevitabili cambiamenti che la vita ha previsto per noi umani, è la prima conquista alla quale dovrebbe mirare una persona che voglia diventare veramente adulta; formare un pensiero critico, educando la propria mente a ragionare nel modo giusto, il primo traguardo da tagliare per affrontarli.

Che poi non si riesca a superarli, nel silenzio collettivo e in assenza di quella mano che ha il compito di aiutare la vita a progredire e non lo fa, questo è un altro discorso.

Claudia Radi (.blog)

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