piccolo reportage di Claudia Radi
Assisi, ridente cittadina umbra adagiata sulle pendici del monte Subasio, oltre alle bellezze naturali è ricca di tesori d’arte e architettura religiosa.
Dall’anno 2000 la quasi totalità del territorio comunale è stata inserita tra i siti presenti nella lista del patrimonio mondiale Unesco.
‘’Cinque criteri (sui sei contemplati nella Convenzione adottata nel 1972 dall’UNESCO) sono stati colti:
1) Assisi rappresenta un insieme di capolavori del genio creativo umano come la Basilica di San Francesco, riferimento fondamentale per la storia dell’arte in Europa e nel mondo;
2) la diffusione del messaggio artistico e spirituale dell’Ordine Francescano ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo dell’arte e dell’architettura nel mondo;
3) Assisi è un esempio unico di continuità di una città santuario nel suo ambiente naturale dalle sue origini umbro-romane e medievali fino ai giorni nostri, rappresentato dal paesaggio culturale, dagli insiemi religiosi, dai sistemi di comunicazione e da un tradizionale uso del territorio;
4) la Basilica di San Francesco è un eccezionale esempio di un tipo di complesso architettonico che ha influenzato in maniera significativa lo sviluppo dell’arte e dell’architettura stessa;
5) Assisi, luogo di nascita dell’Ordine Francescano, è stata strettamente associata fin dal medioevo al culto e alla diffusione dello stesso movimento francescano nel mondo, trasmettendo un messaggio universale di pace e di tolleranza.’’
(Fonte: visit-assisi.it).
Per un’amante della poesia come me, impossibile non leggere e riportare quella scritta da San Francesco; in effetti è titolata ‘’preghiera di San Francesco D’Assisi davanti a questo crocifisso’’
ma per me fa lo stesso…
Eccola:
‘’ O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza certa,
carità perfetta,
e umiltà profonda.
Dammi, Signore,
senno e discernimento
per compiere la tua vera e santa volontà. Amen.’’
San Francesco, nato nel 1182 e morto il 3 ottobre del 1226, scrisse il Cantico delle Creature, uno dei più antichi testi poetici della letteratura italiana; eccolo tradotto dal volgare umbro del XIII sec., nel quale originariamente fu composto:
‘’Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione.
A te solo, Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionare il tuo nome.
Lodato sii, che tu sia lodato, o mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente il fratello sole, la luce del giorno, tu ci illumini tramite lui. Il sole è bello, radioso, e splendendo simboleggia la tua importanza, o Altissimo, Sommo Signore.
Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, lucenti, preziose e belle.
Lodato sii, o mio Signore, per fratello vento, per l’aria, per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno, rendo grazie per ogni tempo tramite il quale mantieni in vita le tue creature.
Che tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale è tanto utile e umile, preziosa e pura.
Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, tramite il quale illumini la notte. Il fuoco è bello, giocondo, vigoroso e forte.
Lodato sii, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci nutre e ci mantiene: produce frutti colorati, fiori ed erba.
Lodato sii, o mio Signore, per coloro che perdonano in nome del tuo amore e sopportano infermità e sofferenze.
Beati quelli che sopporteranno tutto questo con serenità, perché saranno ricompensati da te, o Altissimo.
Lodato sii mio Signore per la morte del corpo, dalla quale nessun essere umano può fuggire, guai a quelli che moriranno nel peccato mortale.
Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà. La seconda morte non farà loro alcun male.
Lodate e benedite il mio Signore, rendete grazie e servitelo con grande umiltà.’’
Nella sua breve vita il Santo lottò con fermezza, per affermare l’importanza del creato e di tutte le creature viventi.
Parlò di Dio e in nome di Dio, citando più volte le sacre scritture in risposta a quanti lo interrogarono.
Le sue azioni testimoniano una dimensione e una presenza divina potente, che si contrappose con forte determinazione alle ipocrisie e ai giochi di potere del tempo.
Le azioni dei santi sono sempre ‘’con e per’’ l’essere divino.
Nonostante l’ondata di caldo che in questi giorni ha investito l’Italia e dovuta al solito anticiclone africano.., Assisi, con le sue bellezze artistiche e naturali, con la moltitudine di colori e panorami mozzafiato che gratuitamente (e con magnanimo) offre ai suoi visitatori, è stata quanto di meglio potessi desiderare di incontrare, vivere, documentare, e condividere con voi, durante questo mio breve viaggio..