Sinossi del libro ‘Sulla poesia’, autrice Claudia Radi

( su Amazon dal 28.10.2023)

In ricordo di Fabrizio Malvicini, per l’acume, la pazienza, l’intelligenza e la fermezza con la quale mi ha psicoanalizzato, rendendomi consapevole di me stessa e interiormente libera dai condizionamenti.

Breve biografia dell’autrice Claudia Radi

Claudia Radi nasce a Roma con il sole in scorpione e la luna nel capricorno, il 10.11.1964.

Ci vivrà consecutivamente per circa 42 anni, poi solo per svolgere la sua attività professionale.

Commercialista con studio individuale proprio, iscritta dal 15.12.1988 all’ordine professionale di appartenenza, si laurea in scienze giuridiche nel mese di aprile dell’anno 2008.

Studio professionale al centro di Roma, abitazione nelle colline della Sabina prima (dieci anni) e nella splendida cornice dei Castelli Romani poi (da cinque anni).

Negli anni 1990 e 1991 è stata iscritta e ha frequentato la facoltà di Filosofia dell’università la Sapienza di Roma.

Pur avendo dovuto rinunciare agli studi accademici, la passione per la filosofia e la psicologia ha continuato ad accompagnarla nel suo percorso di vita, con relativa selezione di libri da leggere, seminari di approfondimento da seguire (addirittura in estate…) e una seria analisi psicoterapica individuale.

           Sinossi del libro

Da molti anni pensavo a un mio libro, non uno dei tanti che ho letto e che leggerò, ma a un libro scritto da me che esprimesse le mie considerazioni sulla vita, sull’arte, sull’essere.

Sapevo che lo avrei scritto già prima di iscrivermi alla facoltà di Filosofia, perché troppe erano le cose che avevo da dire e che avevo capito sulla vita, su di me…

Eppure, da allora sono passati trent’anni e non potevo nemmeno immaginare quanto altro avrei capito e quanto potesse essere difficile realizzare una vita senza perdere il contatto con sé stessi.

La psicoterapia mi ha aiutato ad arrivare alla consapevolezza di me stessa (e la mia formazione anche giuridica, alla concretezza del mio esistere nella società).

E allora diciamo che, oggettivamente, questo libro potrebbe interessare coloro che vorrebbero sottoporsi ad un’analisi individuale seria ma tentennano, sono indecisi.

È vero, è necessario molto studio, impegno e sacrificio per riuscire ad essere in linea con sé stessi interiormente, ma: esiste un’alternativa?

Il libro si sviluppa in nove capitoli, all’interno dei quali esprimo la mia lettura della realtà circostante filtrata dagli elementi psicologici oggettivi acquisiti nel corso del tempo e alcune riflessioni di carattere filosofico sul rapporto tra conoscenza e percezioni (inizialmente strumento naturale della conoscenza oggettiva e in seguito nozione di percezione come operazione mentale soggettiva).

Nel primo capitolo dell’introduzione, il focus è sugli strumenti che l’essere umano ha naturalmente a disposizione, le idee come fonte di evoluzione dell’essere umano, l’importanza del contesto sociale, della comunicazione e del dialogo collettivo, nell’ottica di un confronto indispensabile per la crescita condivisa di tutte le sue componenti.

Parlo degli indispensabili aspetti ludici che una vita equilibrata dovrebbe preservare, del contesto giuridico da conoscere e nel quale l’individuo dovrebbe essere in grado di esprimere sé stesso nel rispetto della diversità, del valore dell’esistenza come verità (non come finzione) e assunzione di responsabilità, sulle consapevolezze da preservare e tramandare, del ‘’sapere filosofico’’ come strumento di tutela dell’essere e delle libertà fondamentali.

Nel secondo capitolo, pongo degli interrogativi sull’essere, che sono riflessi da una rinnovata psicologia femminile di riscatto e autenticazione, avulsa da matrici di genere.

Il terzo capitolo è uno spaccato sulla ‘’psicologia della genitura’’, le caratteristiche derivanti dalla secondogenitura (prevalentemente il senso critico) e l’esodo da esse attraverso il processo psicoterapico, per una maggiore obiettività nelle valutazioni personali.

Nel quarto capitolo, enfatizzo l’aspetto poetico della vita: la mia fantasia si svincola dall’approccio razionale e formalizza, in modo poetico, la descrizione delle immagini e delle sensazioni percepite dal mio essere umana.

Nel quinto capitolo, con cautela e molta emozione e rispetto per questo sentimento (forte e allo stesso tempo fragile), esprimo un’opinione sull’amore.

Nel sesto capitolo, parlo di ciò che considero le necessità impellenti ed estremamente concrete dell’essere umano, l’insoddisfazione delle quali impedisce alla poesia di fluire e svolgere una delle sue funzioni più importanti: quella di sublimare (innalzare spiritualmente l’umano).

Nel settimo capitolo, parlo dell’intelligenza e dell’importanza del suo esercizio per una visione poetica sostenibile.

L’ottavo capitolo mette in guardia sui pericoli che ci allontanerebbero dalla visione anche poetica della nostra vita e spiega quali potrebbero essere alcuni strumenti da utilizzare per difenderla.

Nel nono capitolo, espongo le mie considerazioni finali che non costituiscono una volontà di chiusura, ma vanno intese come un’ulteriore provocazione a cercare ancora e ancora, quegli stimoli positivi indispensabili per una sana evoluzione dell’essere umano, calato nell’esistenza e non estraneo ad essa.

La bibliografia comprende alcuni dei testi di riferimento che considero importanti per la lettura e lo studio, che mi hanno appassionato nel corso del tempo e che sicuramente hanno contribuito a educare il mio modo di pensare e a formare il bagaglio culturale necessario per la scrittura di questa mia opera prima.

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