''Lo scoglio'', dipinto olio su tela di Claudia Radi (anno 2008).

Tratto da ”Sulla poesia”, autrice Claudia Radi, capitolo IV ”L’aspetto poetico ”, paragrafo IV ”La coesistenza equilibrata”

Questo è un sistema interconnesso in cui ogni mente interagisce.

Certo, la trasparenza nella comunicazione interconnessa è ancora un orizzonte che osserviamo da lontano, ma forse, un domani, quando l’esercizio di qualsiasi forma di mediocrità non sarà più possibile, potremo contare su informazioni inoppugnabili elaborate da menti intelligenti.

Che cos’è la mediocrità?

La parola deriva dal latino mediocritas-atis e significare una condizione media, distante da due limiti estremi.

In origine, infatti, questa parola non aveva assunto il significato negativo che oggi normalmente le si attribuisce e la mediocrità rappresentava quasi una forma di saggezza con la quale ci si distanziava dagli eccessi (Orazio Flacco, sommo poeta e filosofo epicureo del primo sec. a.C.).

Il mediocre, in sintesi, si collocava in una dimensione più statica e da lui ritenuta più tranquilla rispetto a quella di colui che invece riteneva imprescindibile muoversi verso gli estremi.

Oggi chi è il mediocre?

Oggi il mediocre è colui che viene posto al livello più basso della scala dei valori individuali.

Quindi esiste l’eccellenza e il genio, che vengono indicati esattamente come opposti alla mediocrità e al mediocre.

Contiamo quanti geni esistono o sono esistiti.

Difficile quantificarli per diversi motivi….

Allora avanzo solo un’ipotesi equivalente a un numero di 1.000 geni (esistiti ed esistenti), su una popolazione totale mondiale che si aggira intorno ai 104,69 miliardi di persone che hanno abitato il pianeta e delle quali circa 8 miliardi sono attualmente viventi.

Ma la genialità è una dote innata oppure scaturisce da un percorso evolutivo?

Perché, se è vero che la genialità è una dote innata, allora è anche vero che abbiamo bisogno di creare nuove parole che richiamino nuovi significati e che indichino in modo più dignitoso le persone diverse dai geni, cioè quelle che in modo laborioso cercano quotidianamente di evolversi combattendo l’involuzione che, in caso contrario, le risucchierebbe.

Più semplicemente e senza ricorrere ad astrusi artifici stilistici, con buona pace di tutti, io le definirei: persone di buona volontà!

(Tutti i diritti riservati)

''Lo scoglio'', dipinto olio su tela di Claudia Radi (anno 2008).
”Lo scoglio”, dipinto olio su tela di Claudia Radi (anno 2008).
Facebook
WhatsApp
Telegram
Twitter
LinkedIn

Ultimi Articoli